BONUS FISCALI: Tornano gli incentivi per le caldaie a condensazione?
- Mario Testa
- 28 mar
- Tempo di lettura: 3 min

Negli ultimi anni, l’Italia ha adottato diverse misure per incentivare l’efficienza energetica nel settore residenziale, tra cui agevolazioni fiscali per l’installazione di caldaie a condensazione. Tuttavia, la Legge di Bilancio 2025 ha segnato una svolta, eliminando tali incentivi in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. Recentemente, però, si discute sulla possibilità di reintrodurre alcune agevolazioni specifiche attraverso emendamenti al Decreto Bollette. Questo articolo esplora l’evoluzione delle politiche sugli incentivi per le caldaie a condensazione, analizza le proposte attuali e il contesto normativo europeo, e fornisce una panoramica sulle implicazioni per i consumatori e il mercato.
Evoluzione degli incentivi per le caldaie a condensazione
Le caldaie a condensazione sono state a lungo al centro delle politiche italiane per l’efficienza energetica. Questi sistemi, più efficienti rispetto alle caldaie tradizionali, hanno beneficiato di incentivi fiscali come l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni. Tali misure hanno stimolato l’adozione di tecnologie più pulite, contribuendo alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO₂.
Tuttavia, con l’approvazione della Direttiva Europea “Case Green” (EPBD) nel maggio 2024, l’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per la decarbonizzazione del settore edilizio. Tra le misure previste, vi è la progressiva eliminazione delle caldaie alimentate a combustibili fossili entro il 2040, con la cessazione degli incentivi per tali sistemi a partire dal 2025 . In risposta, la Legge di Bilancio 2025 ha anticipato questa scadenza, eliminando le agevolazioni fiscali per le caldaie a gas, comprese quelle a condensazione, a partire dal 1° gennaio 2025 .
Proposte di riapertura delle agevolazioni fiscali
Nonostante la decisione di interrompere gli incentivi, una parte della maggioranza parlamentare sta valutando la possibilità di reintrodurre agevolazioni fiscali per specifiche categorie di caldaie. In particolare, l’onorevole Alberto Gusmeroli (Lega) ha presentato emendamenti al Decreto Bollette che mirano a rendere nuovamente agevolabili due tipologie di prodotti:
1. Caldaie “hybrid ready”: si tratta di caldaie predisposte dal produttore per essere integrate in un sistema ibrido, combinando una pompa di calore e una centralina. Questi sistemi offrono maggiore efficienza energetica e una riduzione delle emissioni rispetto alle caldaie tradizionali.
2. Caldaie alimentate da gas rinnovabili: queste caldaie utilizzano combustibili come l’idrogeno o il biometano, riducendo l’impatto ambientale rispetto ai combustibili fossili tradizionali.
Queste proposte escluderebbero tali caldaie dalla definizione di “caldaie uniche alimentate a combustibili fossili”, permettendo loro di beneficiare nuovamente delle agevolazioni fiscali .
Contesto normativo europeo: la Direttiva “Case Green”
La Direttiva Europea “Case Green” (EPBD) rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia dell’UE per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tra le principali disposizioni della direttiva vi sono:
• Stop alle nuove installazioni di caldaie a gas: a partire dal 2025, non sarà più possibile installare nuove caldaie a gas negli edifici di nuova costruzione.
• Sostituzione graduale delle caldaie esistenti: gli Stati membri dovranno implementare piani per la progressiva sostituzione delle caldaie a gas esistenti con sistemi più efficienti e sostenibili .
Queste misure mirano a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere l’adozione di tecnologie più pulite nel settore edilizio.
Implicazioni per i consumatori e il mercato
La possibile reintroduzione di incentivi per le caldaie “hybrid ready” e quelle alimentate da gas rinnovabili potrebbe avere diverse implicazioni:
• Per i consumatori: l’accesso a nuove agevolazioni fiscali potrebbe rendere più conveniente l’adozione di sistemi di riscaldamento più efficienti e sostenibili, contribuendo a ridurre le bollette energetiche e l’impatto ambientale.
• Per il mercato: i produttori e gli installatori potrebbero beneficiare di una domanda crescente per queste tecnologie avanzate, stimolando l’innovazione e la competitività nel settore.
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